TRE MESI DOPO IL LOCKDOWN: NOTA RAPIDA SU OCCUPAZIONE E MERCATO DEL LAVORO NELL’OVEST MILANO    

Nel periodo maggio – luglio 2020, l’Ovest Milano si è caratterizzato per una domanda di lavoro quantificata da 6.667 avviamenti. Si tratta di valori indicativi di una dinamica notevolmente sotto tono, ritrovandosi una marcata distanza rispetto agli andamenti che era possibile osservare, in questo stesso lasso temporale, un anno prima. Rispetto ad allora si rileva un arretramento del -29,3%, meno consistente delle variazioni tendenziali occorse durante la fase del lockdown (-52,6% nel bimestre marzo-aprile), ma pur sempre esplicativo di una situazione di forte tensione sul mercato del lavoro.
Dal lato delle cessazioni si contano, invece, 8.154 comunicazioni, risultando anch’esse in palese contrazione rispetto alle 10.796 dell’anno precedente (-24,5%).

Gli impatti di questi andamenti sono sintetizzati dal saldo tra le posizioni lavorative aperte e quelle chiuse, pari a -1.487 unità (saldo cumulato riferito al periodo maggio – luglio). Tale risultato riflette sia la situazione in corso, essendovi dei saldi mensili più contenuti di quelli emersi durante questo stesso periodo nel 2019, sia l’effetto ciclico della chiusura dei contratti del corpo docente inquadrato a tempo determinato. Nel complesso, i valori attuali seguono la medesima stagionalità del 2019, con la differenza fondamentale di un abbattimento dei tassi di variazione degli avviamenti (ora attestati su valori negativi a due cifre) e, quindi, del venir meno della componente in grado di alimentare la crescita occupazionale nell’area. La conseguenza di tutto ciò è la persistenza, anche durante questi primi mesi della “Fase 2”,di una serie di saldi annualizzati in marcato in disavanzo (pari a -1.787 a maggio, a -1.741 a giugno ed a -1.836 a luglio), segnale di un evidente decremento tendenziale (ossia rispetto al 2019) del numero di addetti che operano presso le imprese del territorio.
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